Donkey Kong si è ritagliato il suo spazio nel cuore degli appassionati della Grande N, rimasti estasiati dalla bellezza delle sue avventure nel corso degli anni. E bisogna dirlo: i Donkey Kong Country sono vere perle.

Nel 1994 Shigeru Miyamoto prese una decisione importante. Dopo aver visto il successo del ritorno dello scimmione come “pilota” in Mario Kart, pensò di rimetterlo in “gioco” con una serie tutta sua. Nintendo è sempre stata gelosa delle proprie proprietà intellettuali. Ma proprio nel 1994 Miyamoto concesso il nulla osta agli inglesi di Rare per rimodernare la struttura di Donkey Kong, dando al nostro peloso eroe un nuovo aspetto, una famiglia e una nuova forma ludica.

I fratelli Tim e Chris Stamper se ne stanno a Twycross, piccola cittadina al confine del Nulla e ad ovest del Niente nel Leicestershire, Inghilterra. I due stanno cercando di capire come tirare fuori qualcosa di buono da Challenge, workstation prodotta dalla mai troppo compianta Silicon Graphics. L’intenzione originaria dei due fratelli è quella di realizzare una qualche specie di picchiaduro che faccia sfoggio della grafica prerenderizzata offerta da Challenge. Genyo “Punch-Out!!” Takeda viene invitato in Inghilterra come rappresentante di Nintendo, data la necessità dei due fratelli e dei loro collaboratori di trovare un qualche finanziatore disposto a credere in loro. Takeda resta talmente colpito da quanto siano raffinate le abilità grafiche degli Stamper da correre in Giappone per riferire quanto visto al presidentissimo Hiroshi Yamauchi.
Mosso dall’insistenza di Genyo-san, Yamauchi allarga i cordoni della borsa, arrivando a comprare il 49% di Rare, la software house dei fratelli Stamper che diventa così uno sviluppatore second-party. Sono gli stessi Stamper ad avanzare una richiesta alquanto bizzarra: poter lavorare su Donkey Kong.
Il buon vecchio Donkey era in panchina da tempo, l’ultimo titolo canonico della serie era stato Donkey Kong 3, produzione arcade del 1983. L’ultimo gioco distribuito su console del nerboruto gorilla era stato il remake del gioco originale del 1980 su Game Boy.

I ragazzi di RARE si spinsero di più e decisero di puntare sull’impensabile e realizzare un vero e proprio capolavoro: per pubblico e critica era impossibile che Donkey Kong Country con la sua grafica pre-renderizzata all’avanguardia potesse girare su una console a 16 bit, in un’epoca in cui la generazione di piattaforme a 32 guidata dalla rivoluzionaria Playstation stava per prendere il via.
Ma il gioco era reale e si dimostrò anche un gioco dannatamente avvincente grazie alle qualità eccellenti. Livelli memorabili (indimenticabili i livelli nella giungla o il livello sul carrello minerario), musiche incredibili e lo scimmione incravattato della Grande N inizio una nuova vita lasciando un segno nella storia videoludica.

L’enorme successo di Donkey Kong Country (9.3 milioni di copie totali, il terzo gioco più venduto di sempre su SNES dopo Super Mario World e Super Mario All-Stars) diede il via a una vera e propria serie proseguita con altri due giochi su Super Nintendo. Pur senza ottenere lo stesso successo commerciale del capostipite, Donkey Kong Country 2 Diddy’s Kong-Quest perfezionò il già illustre predecessore in tutti gli aspetti imponendosi come uno dei migliori Platform della sua epoca, mentre Donkey Kong Country 3 Dixie Kong’s Double Trouble chiuse al meglio la trilogia originale permettendo così a Rare di passare su Nintendo 64 ed abbracciare il 3D con Donkey Kong 64.
Da quel momento la serie Country si ferma (tolti i porting arricchiti su Game Boy Color e Game Boy Advance dei giochi della celebre trilogia) sebbene Donkey Kong continui ad avere spazio sulle piattaforme Nintendo attraverso esperimenti di vario genere come Donkey Kong Jungle Beat e la serie musicale di Donkey Konga.

Per il ritorno al 2D si dovrà aspettare fino al 2010, anno in cui Retro Studios rivitalizzerà il brand su Wii con Donkey Kong Country Returns, omaggio al classico originale del 1994 che prende però una direzione tutta sua. Ancora una volta il gorillone fa centro regalando ai suoi fan un’altra avventura avvincente. Al 2014 risale invece l’altrettanto splendido sequel Donkey Kong Country Tropical Freeze per Wii U, ad oggi tuttavia l’ultimo gioco inedito con protagonista DK: da quel momento Nintendo non produrrà più nuovi episodi lasciando spazio soltanto a porting degli ultimi titoli su Nintendo Switch.

Donkey Kong Country Returns HD
Il 16 gennaio 2025 lo storico primo capitolo rimasterizzato tornerà sulle nostre Switch in tutto il suo folle splendore… con 80 livelli da completare e centinaia di banane da raccogliere!
Noi lo stiamo aspettando e voi? Che ne pensate?
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