Gioco: Stray
Genere: Avventura
Sistema: Nintendo Switch
Sviluppatore/Distributore: BlueTwelve Studio
Età: PEGI 12
Prezzo: 25.19 € – https://www.nintendo.com/it-it/Giochi/Giochi-per-Nintendo-Switch/Stray-2695008.html?srsltid=AfmBOop5-ZS0N5to5DkjGaHpPnQq4nk80nvkUiQpByW9YC664MnAZQAE
Data di rilascio: 18 Novembre 2024

Noi giocatori di Nintendo Switch attendevamo da un bel po’ di tempo di poter mettere le mani su Stray, l’avventura/platforn/rompicapo acclamata dalla critica dello sviluppatore BlueTwelve Studio.
Un tempo esclusiva per PlayStation, successivamente giocata su Pc e amata dal sottoscritto, ci consente di esplorare un incredibilmente decadente ma romantico mondo cyberpunk attraverso l’adorabile protagonista felino.

Devo essere onesto, inizialmente avevo qualche preoccupazione sulle prestazioni e sulla fedeltà visiva, dato che si tratta di un titolo pensato per console più “potenti”, ma sono lieto di annunciare che la versione per la nostra amata Switch è davvero ben realizzata e offre risultati eccellenti, anche se con alcuni piccoli compromessi grafici rispetto alle versioni per PC e altre console.
Scorrazzare tra i tetti illuminati dai neon o rannicchiarsi per un pisolino in un angolo accogliente del mondo di Stray è coinvolgente e immersivo come sempre sulla console ibrida di Nintendo. Sebbene il gameplay di base risulti semplicistico, la narrazione e il design brillante rendono Stray un viaggio accessibile e emozionale che vale la pena intraprendere.

Controlleremo un gatto rosso senza nome che ha come obiettivo quello di tornare a casa dopo essere stato separato dal suo branco. L’agilità aggraziata e la fisicità del comportamento del felino sono catturate alla perfezione dagli sviluppatori di Stray, con stranezze giocose come il graffiare le porte o far cadere gli oggetti deliziosamente integrate nel gameplay o nella risoluzione degli enigmi.
A parte il pulsante dedicato al “miagolio”, il gatto è un protagonista silenzioso. Stray è un gioco senza parole finché non faremo amicizia con un piccolo drone di nome B12 che sarà il nostro compagno e traduttore attraverso il quale potremo comunicare con decine di PNG robotici che hanno iniziato ad emulare il comportamento umano molto dopo l’estinzione dell’umanità stessa… Estinzione causata da una terribile pandemia.

Durante il nostro viaggio scopriremo che gli abitanti di questo strano mondo riccamente immersivo, dove ogni angolo sembra vissuto ed è incredibilmente dettagliato, cercano di sfuggirci. Questa premessa getta le basi per una storia toccante che esplora i temi come la perdita, la resilienza e il potere di un legame improbabile. Senza rivelarvi troppo, il tutto si traduce in una conclusione emotivamente avvincente e commovente.

Giocare a Stray non porta via più di cinque-otto ore, a secondo di quanto si cercano accuratamente oggetti da collezione e distintivi. Il gameplay alterna sequenze lineari orientate all’azione pura ed esplorazioni aperte in varie grandi aree hub in cui è possibile interagire con i PNG, intraprendere missioni secondarie e abbracciare la bellissima “curiosità felina” per esplorare l’ambiente.
I controlli in gioco sono deliberatamente intuitivi, evitando la solita necessità di precisione nei platform tradizionali a favore di una meccanica di salto semplificata e guidata che ci risparmia potenziali frustrazioni e aiuta a mantenerci immersi nella storia. Si dovrà solo posiziona i micio nella direzione scelta e saltare in un punto con la pressione del tasto “B”.
Questo significa che si potranno saltare da sporgenze, da tubi e attraversare tetti con facilità, enfatizzando l’agilità del gatto ed eliminando la possibilità di salti mancati. E’ un gioco che ci diverte a farci muovere proprio come un felino, sia superando i nemici, sia attraversando fluidamente salite verticali difficili da raggiungere, sia usando le piccole dimensioni per infilarsi in stretti passaggi.

La colonna sonora e il design audio meritano di essere elogiate. Il compositore Van Der Cruyssen sfrutta l’atmosfera melodica e i synth ronzanti con grande effetto, incorporando occasionalmente parti che ricordano le opere strumentali più “tranquille” dei Nine Inch Nails. I momenti di tensione sono allo stesso modo esaltati da un’elettronica pulsante che aumenta la posta in gioco.
In termini di prestazioni, Stray gira sorprendentemente bene su Switch. Certo, c’è un previsto downgrade visivo rispetto alle versione PS 4/5 e PC, ma non è certo un problema dato che visivamente è comunque bellissimo. Ci sono cali di framerate nei momenti più impegnativi, ma nulla che abbia inibito il divertimento.


CONCLUSIONI
Stray non mette alla prova, non crea frustrazioni e non ruba tempo troppo velocemente. Forse è per questo che lo trovo splendido.
Si gioca come un punta e clicca open world abbinato a sequenze d’azione. A parte qualche piccolo problema di downgrade, mentre passeggiavo a quattro zampe nei suoi ambienti post-apocalittici, Stray ha fatto un lavoro impeccabile nel farmi desiderare di parlare con tutti ed esplorare tutto ciò che aveva da offrire, e avevo voglia di continuare ad esplorare anche una volta terminato. Per me questo è un segno di un’avventura avvincente e brillante.

What do you think?
It is nice to know your opinion. Leave a comment.