Born to play
Il salto generazionale dal Super Nintendo al Nintendo 64 fu epocale! Una macchina sviluppata per lasciare a bocca aperta per capacità e per prestazioni. Andiamo a conoscerla meglio.

Il Nintendo 64 (abbreviato in N64) è una console per videogiochi a 64 bit prodotta da Nintendo dal 1996 al 2002 e succeduta al Super Nintendo Entertainment System (SNES). In Italia la console è stata messa in vendita nel 1997 dal Gruppo Giochi Preziosi sotto il marchio GIG. Quando ormai l’era del Super NES era avviata definitivamente alla fine, le grandi software house iniziarono a pensare alla successiva generazione di console, e mentre molte case optarono per il passaggio ai 32 bit, la Nintendo scelse invece di passare direttamente ai 64 bit e così, dopo alcuni anni di sviluppo, nacque l’Ultra 64, poi cambiato in Nintendo 64, poiché la Konami fece uso di questo termine per la divisione Ultra Games. La scelta di Nintendo di usare anche per questa console il sistema a cartucce, giustificata dal desiderio di scongiurare la pirateria informatica, fu oggetto di alcune critiche da parte di tutti coloro che attendevano un prodotto avveniristico al pari della rivale PlayStation; la PlayStation infatti poteva riprodurre anche CD musicali oltre ai giochi, offrendo quindi un intrattenimento multiforme che colpì particolarmente i consumatori.

Inoltre il basso costo di produzione dei CD-ROM consentì alla Sony di rimettere in vendita i giochi non più di punta a prezzi ridotti, cosa che invece Nintendo non poteva fare a causa dell’alto prezzo di fabbricazione delle cartucce. Il Nintendo 64 segnò di fatto una vera e propria rivoluzione nel campo dei videogiochi, proponendo la prima vera esperienza tridimensionale di gioco con titoli di elevata qualità e tuttora autentiche pietre miliari del loro genere, ed ebbe riscontri positivi in tutto il mondo superando la quota di 30 milioni di unità vendute. Tuttavia, negli ultimi anni di vendita fu sorpassato dalla rivale PlayStation, che stabilì un record vendendo oltre 70 milioni di unità, ma con risultati nettamente superiori a quelli del Sega Saturn le cui vendite raggiunsero poco più di 9 milioni di unità. Lo sviluppo di applicazioni del Nintendo 64 terminò il 30 aprile 2002. La macchina si presenta come una scatola rettangolare di colore nero (ma durante gli anni uscirono anche edizioni speciali caratterizzate da colori diversi) con gli spigoli arrotondati e che presenta sul lato superiore una fessura per l’inserimento delle cartucce contenenti i giochi e sulla parte frontale 4 connettori per i gamepad, senza comprare periferiche esterne. La console funziona mediante cartucce che vengono direttamente inserite nella macchina. Questo sistema consente di immagazzinare meno dati rispetto ai CDROM, ma permette tempi di caricamento minimi, possibilità di salvataggio senza ausilio di memory card, presentando un sistema di riconoscimento delle cartucce tramite un circuito elettronico chiamato Checking Integrated Circuit affiancato da un bus di tipo Serial Peripheral Interface. Presenta quattro uscite per i gamepad, in modo tale che si possa giocare con titoli multiplayer per quattro giocatori senza dover comprare supporti aggiuntivi come il Multitap di Sony Sotto il gamepad è disponibile uno slot che consente di inserire periferiche addizionali. Davanti alla console è presente uno slot per inserire un nuovo banco di memoria RAM. A differenza del suo predecessore (il SNES), il Nintendo 64 non può fornire in uscita un segnale video RGB, e, nella versione europea, nemmeno S-Video. Questo significa che un N64 europeo ha come miglior segnale video possibile in uscita il video composito. Sotto alla console è presente uno slot utilizzato per collegare la console con il Nintendo 64DD, espansione hardware uscita solo in Giappone.

Durante il ciclo di vita del Nintendo 64 vennero prodotti diversi componenti aggiuntivi ufficiali per la console:
Controller Pak: una memoria da 256 IO che si inseriva sotto il pad, divisa in 123 “pagine”. Successivamente Nintendo, accortasi della minima dimensione di questa scheda di memoria decise di crearne altre versioni dalla dimensione da I fino a 4 MB.
Expansion Pak: si tratta di un banco di 4 MB di RDRAM (Rambus DRAM) che va a affiancarsi al banco originale da 4 MB montato on-board, questo consente di raggiungere gli 8 MB di RAM, permettendo di utilizzare alte definizioni di gioco e molti altri miglioramenti. Sebbene sia supportato da diversi giochi, alcuni di questi possono funzionare solo se l’Expansion Pak è stato installato sulla console, mentre altri necessitano dell’Expansion Pak per poter attivare alcune funzionalità extra del gioco.
Rumble Pak: è un accessorio che inserito nel gamepad vibra durante la partita in seguito a eventi generati nell’ambiente di gioco. Questo accessorio ormai è considerato uno standard disponibile per tutte le console delle ultime generazioni. Si tratta di fatto di un motorino alimentato da 2 pile mini-stilo.
Transfer Pak: è un accessorio che inserito nel controller permette di trasferire i dati di gioco tra il Nintendo 64 e il Game Boy, la console portatile Nintendo. Realmente, questo accessorio aveva una sola utilità, ossia quella di poter trasferire sul Nintendo 64 le immagini catturate con la Game Boy Camera ma in seguito fu adoperato nei giochi di Pokémon Stadium per passare dati dal Game Boy al Nintendo 64.

Specifiche tecniche
•La scheda madre del Nintendo 64 con 1a CPU, I’RCP (il Reality CoProcessor) e 1a RDRAM Central Processing Unit:
• NEC VR430064 bit da 4,6 milioni di transistor @93,75 MHz
• 24 kB cache di primo livello
• Architettura MIPS / R4300i RISC
• Capacità matematica totale della CPU: 93,0 milioni di operazioni al secondo
• Processo di fabbricazione a 0,35 um (micrometri) Graphics Processing Unit:
• Coprocessore Silicon GraphicsRPC Reality 64 bit @62,5 MHz Unità vettoriale per interi a 8bit
• Rendering grafico di picco pari a 150.000 poligoni al secondo con tutte le elaborazioni, 600.000 poligoni monocromi al secondo. Elaborazione:
• Zbuffering
• Antialiasing
• Texture mapping
• Mipmapping
• Gouraud shading
• Filtro lineare (bilineare e trilineare)
• Fillrate in pixel da 30 megasamples al secondo con Zbuffer
• 16.7 milioni di colori (32.768 sullo schermo)
• Risoluzioni: 320 x 240/640×480 pixels
• Performance GPU: 600 MegaFlops
Memoria: • 4 MByte RDRAM
• System Bandwidth @562,5 MB/secondo
• Latenza di 640 nanosecondi
Sonoro: • 16bit stereo 16bit stereo • 100 canali PCM lineare (massimo 1624 di elevata qualità). Ogni canale occupa per intero un ciclo della CPU
• Frequenza di campionamento a 48,0 kHz
• Formati supportati: MIDI, MP3, ADPCM e Tracker
Supporti di Memorizzazione: • Cartucce elettroniche da 4 a 64 MByte Controller con stick analogico, funzione di vibrazione e ingresso per memory card (Controller Pak)
Input / Output: • 4 porte per controller • Porta d’espansione per Expansion Pak

Una console che ha fatto la storia dei videogames dalla metà degli anni ’90 fino ai primi anni 2000. Titoli iconici come Mario 64, 007 Golden Eye, Zelda: Ocarina of Time e Majora’s Mask, Mario Kart 64, Perfect Dark, Smash Bros, Starfox e F-Zero X hanno scaldato i cuori di tantissimi giocatori.
E voi? Che ricordi avete di questa console? Scrivetecelo nei commenti!
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