Donkey Kong: dal mito arcade all’era Switch 2
È il 1981 quando una gigantesca scimmia armata di barili compare nei cabinati arcade, dando ufficialmente vita non solo al personaggio di Donkey Kong, ma anche all’universo Nintendo che conosciamo oggi. Prima ancora che Super Mario fosse “super”, Donkey era il vero volto della sfida videoludica. Dai pixel rudimentali agli sprite ricchi dei tempi SNES, fino al reboot stilistico di Donkey Kong Country Returns e Tropical Freeze, il gorilla più famoso della storia dei videogiochi ha saputo reinventarsi senza mai perdere identità.
Oggi, con l’arrivo della Nintendo Switch 2, l’eredità di Donkey Kong si prepara a un nuovo salto evolutivo. E il titolo che promette di farlo è Donkey Kong Bananza.
Ma come si può innovare senza tradire la propria legacy? Ecco un’analisi approfondita di ciò che sappiamo finora.

Echi dal passato: tra Donkey Kong Country e i giganti Nintendo
Chi ha amato Donkey Kong Country 2: Diddy’s Kong Quest troverà in Bananza un tributo affettuoso. Il design dei livelli ricorda certe sezioni dei vecchi giochi Rare: intricati, pieni di segreti, ricchi di interazioni con lo scenario. Le animazioni fluide e stilizzate sono un ponte diretto con Tropical Freeze, ma con una maggiore varietà visiva.
Il concept della “fusione” e la componente enigmistica ricordano anche approcci di altri grandi franchise:
- Zelda (per i puzzle contestuali);
- Metroid (per l’esplorazione ramificata);
- Castlevania (per la progressione ambientale non lineare);
- F-Zero? No, ma solo per ora — chi lo sa cosa potrà fondere il prossimo DLC!
Grafica, colonna sonora e atmosfera: nostalgia con boost next-gen
Graficamente, Donkey Kong Bananza si distingue per una palette cromatica tropicale ma con accenti più realistici, in grado di sfruttare le nuove potenzialità della Switch 2: illuminazione dinamica, texture dettagliate, animazioni con fisica avanzata. Il tutto senza perdere quell’aura giocattolosa tipica del franchise.
La colonna sonora, diretta da un team che include veterani come David Wise e nuove leve Nintendo, unisce ritmi tribali, elettronica retrò e orchestrazioni cinematiche. Alcuni brani riprendono temi classici remixati — la DK Jungle Theme non è mai stata così epica.
Community e stampa: tra attesa e rispetto
La risposta iniziale della community e dei media specializzati è stata molto positiva:
“Bananza sembra essere il Tropical Freeze del futuro: tecnicamente superiore, ma con il cuore degli anni ’90.”
— Eurogamer Italia
“C’è qualcosa di profondamente nostalgico ma anche fresco in questo titolo. Nintendo ha capito che la vera innovazione è il rispetto per ciò che ha funzionato.”
— @Retronico, TikTok
“È la prima volta che sento Donkey Kong così vivo dopo Rare. Questo è il passo avanti che aspettavamo.”
— NeoGAF, thread dedicat

Una tradizione che si evolve
Con Donkey Kong Bananza, Nintendo sembra aver trovato la formula perfetta per onorare il passato senza restarne prigioniera. Meccaniche nuove, estetica familiare, sfida bilanciata, atmosfera tribale e una direzione artistica che guarda sia agli anni ’90 che al futuro. Su Nintendo Switch 2, Donkey Kong non solo salta, ma vola alto.
È un titolo pensato sia per i nostalgici cresciuti a pane e SNES, sia per i nuovi arrivati che cercano un platform solido, creativo e visivamente appagante.

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