
Il 25 aprile ho avuto l’enorme fortuna di partecipare al Nintendo Switch 2 Experience a Milano, un evento che aspettavo da mesi con l’entusiasmo di chi è cresciuto con Mario, Zelda, Samus e compagnia.
E posso dirlo senza troppi giri di parole: Nintendo ha fatto centro. Di nuovo.
I giochi provati: una vera esplosione di emozioni
Appena entrato all’evento, mi sono sentito come un bambino nel paese dei balocchi: davanti a me c’era la possibilità di provare in anteprima alcuni dei titoli più attesi su Switch 2.
E che titoli! Mario Kart World, Donkey Kong Bananza, Metroid Prime 4 Beyond, ma anche Street Fighter 6 e, con grande sorpresa, Cyberpunk, perfettamente ottimizzato.
Come se non bastasse, ho potuto anche dare un primo sguardo agli upgrade grafici di due mostri sacri come Zelda e Kirby.
Mario Kart World: un’evoluzione, non un semplice upgrade
Partiamo da quello che per me è stato il vero cuore pulsante dell’evento: Mario Kart World.
Dopo il successo incredibile di Mario Kart 8 (ancora oggi considerato il “Mario Kart definitivo”), Nintendo poteva semplicemente migliorare la grafica e sarebbero andati sul sicuro. E invece no: hanno evoluto il concetto di base.
Con elementi open world e piste che si aprono a mille possibilità, Mario Kart World rinnova radicalmente la serie pur mantenendo la sua anima. Un gioco che promette ore e ore di scoperta, competizione e divertimento puro.
Probabilmente il miglior titolo di lancio che potessero scegliere… anche se, lo ammetto, nel profondo del cuore continuo a sperare in un nuovo Mario 3D, ma io sono troppo di parte!

Donkey Kong Bananza: molto più di quanto sembrasse
Un titolo che mi ha letteralmente spiazzato è stato Donkey Kong Bananza.
Dal Direct mi aveva incuriosito, ma vederlo dal vivo è stata tutta un’altra storia: un enorme open world, composto da mondi ricchissimi di dettagli, esplorabili in ogni direzione grazie a una nuova meccanica che permette a Donkey Kong di scavare praticamente ovunque.
Questa libertà di movimento regala una sensazione di scoperta continua: ogni angolo, ogni strato del terreno può nascondere banane, segreti, passaggi nascosti e aree bonus.
Il level design sembra spingerti sempre a curiosare, a non fermarti mai: ogni volta che pensi di aver visto tutto, scopri un cunicolo, una caverna, una sfida nascosta.
Inoltre, la fisica della scavata è fluida e naturale, al punto che esplorare diventa quasi una forma di espressione libera, come un disegno nel terreno.
Non è solo “avanzare da A a B”: è perdersi nel mondo, giocare con l’ambiente.
Già ora posso dire che sarà uno di quei giochi che finire al 100% non sarà solo una sfida tecnica, ma una vera avventura personale.
Un Donkey Kong come non si era mai visto prima, e una delle sorprese più belle dell’intero evento.

Metroid Prime 4 Beyond: innovazione nei comandi
E poi c’è lui: Metroid Prime 4 Beyond.
Ritorno alla visuale in prima persona, ambientazioni mozzafiato, atmosfera perfetta… ma la vera novità è nei comandi: i Joy-Con possono essere usati come mouse.
Durante l’esplorazione si usano normalmente, ma nei combattimenti si può poggiare il Joy-Con destro e usarlo con una precisione incredibile, come se fosse un mouse. Una scelta che porta una ventata di freschezza al gameplay e apre possibilità nuove anche per altri titoli futuri.
Street Fighter 6 e Cyberpunk: potenza e fluidità
Street Fighter 6 su Switch 2 gira benissimo, e avere 120 fps su un gioco così veloce è una manna dal cielo.
Cyberpunk poi… chi avrebbe mai pensato di vederlo girare così bene su una console Nintendo? Ottimizzazione eccellente, framerate stabile, grafica che regge senza problemi: una sorpresa enorme.
Gli upgrade di Zelda e Kirby
Infine ho dato una rapida occhiata ai miglioramenti su Zelda e Kirby: niente rivoluzioni, ma grafica migliorata e framerate più stabile.
Non è poco, considerando quanto certi giochi brillino già di loro.

Le mie mani sull’hardware
Appena presa in mano, la prima cosa che salta all’occhio è la leggerezza: rispetto alla Switch OLED, si sente immediatamente più maneggevole, nonostante il display sia sensibilmente più grande.
È una sensazione strana e piacevolissima: ti aspetti un peso maggiore, e invece ti trovi tra le mani un dispositivo che sembra ancora più comodo e agile da usare in modalità portatile.
A livello visivo, poi, il nuovo schermo è un gioiello.
Pur non essendo tecnicamente un OLED, i neri sono profondissimi, i contrasti sono vivi e i colori vibrano in un modo che fa davvero pensare a uno schermo di fascia alta.
Nintendo ha fatto una scelta intelligente: non ha voluto strafare subito, probabilmente lasciandosi l’asso OLED da giocare su una futura “Switch 2 Pro”, ma già ora la resa visiva è nettamente superiore a quella di Switch standard e OLED.
Un’altra sorpresa è stata nei nuovi Joy-Con.
Nintendo ha parlato di un rumble migliorato, e onestamente ero scettico: pensavo a un semplice affinamento. E invece no.
Il nuovo rumble è un altro pianeta: riesce a trasmettere un’intensità e una varietà di vibrazioni che cambiano radicalmente il feeling dei giochi.
In Metroid Prime 4 Beyond, ad esempio, il rumble accompagna i colpi e gli impatti con una precisione tale che ti sembra quasi di “sentire” fisicamente l’azione.
Infine, lato prestazioni, Nintendo Switch 2 colpisce dove serve davvero.
La possibilità di raggiungere 4K 60fps o 1080p 120fps spalanca porte nuove sia per i titoli Nintendo che per i multipiattaforma.
Durante le prove, giochi come Street Fighter 6 e Cyberpunk hanno girato in modo fluido, pulito, senza incertezze, e questa cosa da sola è un enorme passo avanti rispetto al passato.
In sintesi: Nintendo ha trovato il modo di far evolvere la Switch senza snaturarla, rispettando quella filosofia di gioco ibrido che è stata la chiave del suo successo.
Hanno migliorato ogni aspetto tecnico, senza perdere di vista l’esperienza d’uso che i fan amano da anni.
Un salto avanti netto, concreto, e soprattutto fedele allo spirito Nintendo.
Di rientro, la sera dell’evento, io l’ho preordinata… voi che farete?

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