
Quando Nintendo ha annunciato Pokémon Leggende Z-A, in molti hanno provato una sensazione familiare: entusiasmo misto a un pizzico di dubbio. Da una parte, l’ambientazione inedita, una Luminopoli viva, moderna, al centro di un progetto di rigenerazione urbana, dall’altra quel trailer che, pur lasciando intravedere belle idee, ha mostrato un gioco che, tecnicamente, sembra ancora un po’ acerbo. La speranza è tutta riposta nel Nintendo Switch 2, la nuova console presentata nel recente Direct, che promette davvero tanto a livello hardware: schermo HDR, refresh rate a 120Hz, Ray Tracing e supporto per DLSS. Insomma, tutta una serie di potenzialità che, se sfruttate bene, potrebbero trasformare Z-A in qualcosa di unico. Per ora, però, quello che si è visto non basta ancora a convincere. A livello grafico, il titolo appare piuttosto spoglio, le animazioni sembrano rigide e la città (che dovrebbe essere il cuore pulsante dell’avventura) fatica a trasmettere un vero senso di profondità.

Certo, siamo ancora lontani dall’uscita e si tratta chiaramente di una build preliminare, ma è giusto mantenere uno sguardo critico. Detto questo, ci sono elementi che incuriosiscono e che potrebbero davvero rappresentare una svolta per la serie. Il ciclo giorno/notte dinamico, che modifica attività e interazioni, è una trovata interessante. Così come l’introduzione dei combattimenti in tempo reale, che rompe con la tradizione dei turni e porta un po’ di freschezza. E poi, naturalmente, il ritorno delle Mega Evoluzioni (un chiaro omaggio ai fan di lunga data, che non potrà che fare felici molti). C’è anche da dire che l’ambientazione ristretta a una sola città potrebbe essere un limite, soprattutto per chi ama l’esplorazione su larga scala tipica dei giochi Pokémon. Ma se Luminopoli sarà resa davvero viva, densa di eventi, missioni e zone da scoprire, allora quella stessa limitazione potrebbe diventare un punto di forza, trasformando la città in un vero “personaggio” dell’avventura. Leggende Z-A è un progetto rischioso, ma coraggioso. Non è ancora chiaro se Game Freak riuscirà a sfruttare tutto il potenziale offerto da Switch 2, ma se ci riuscisse, potremmo trovarci davanti a uno dei capitoli più innovativi e maturi dell’intera saga. Al momento, però, restiamo con i piedi per terra: è ancora presto per dare giudizi, ma il seme è stato piantato e potrebbe promettere bene.


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