Il 1996 è stato un anno che ha cambiato per sempre il mondo dei videogiochi: Super Mario 64 è atterrato sul Nintendo 64 come una bomba, stravolgendo tutto quello che pensavamo di sapere sui platform. Per la prima volta, il nostro baffuto eroe non si limitava a correre da sinistra a destra, poteva esplorare liberamente un mondo 3D mozzafiato in totale libertà di movimento, poteva tuffarsi in piscina, arrampicarsi sugli alberi, fare capriole e saltare sui muri! In un’epoca in cui il 3D era ancora una novità assoluta, Nintendo ha osato l’impossibile, creando non solo un platform tecnicamente all’avanguardia, ma regalandoci anche la libertà di esplorare il castello di Peach e i suoi mondi come mai prima, in una formula open world, suddivisa in più mondi dalle svariate caratteristiche. È stato un esperimento pazzesco che ha cambiato le regole del gioco, vediamo perchè!

Iniziamo a comprendere perchè questo gioco ha fatto la storia.
Il sistema di movimento di Mario è stato completamente rivoluzionato. Per la prima volta poteva camminare, correre, strisciare, nuotare (a 360 gradi!) e soprattutto fare una varietà incredibile di salti: il salto triplo, il salto lungo, il salto all’indietro, e la mitica capriola laterale. Ogni tipo di salto aveva un suo utilizzo specifico e ha aggiunto una profondità incredibile al gameplay.
Per quanto riguarda gli attacchi, Mario poteva finalmente combattere in modo diretto: il pugno, il calcio volante, e il mitico “Ground Pound” sono diventati parte del suo arsenale. Ma la vera rivoluzione è stata l’aggiunta di mosse contestuali: per esempio, afferrare i nemici per la coda e farli roteare (come nel celebre combattimento con Bowser), o usare oggetti dell’ambiente a proprio vantaggio.
I cappelli magici hanno introdotto delle meccaniche completamente nuove:
Il cappello invisibile permetteva di attraversare muri e diventare temporaneamente intangibile
Il cappello alato permetteva di volare
Il cappello in metallo rendeva Mario invincibile e capace di camminare sott’acqua

E questo sarebbe sufficiente per renderlo una perla storica? Probabilmente no, ma… seguitemi.
Prima di Super Mario 64, i giochi 3D erano prigionieri di due sistemi di telecamera che oggi ci farebbero venire il mal di testa! O eri costretto a una telecamera “al guinzaglio” che seguiva il personaggio come un cagnolino fedele – dove giri tu, gira lei, che piaccia o no, oppure dovevi fare i conti con inquadrature fisse e immobili, piazzate in punti specifici delle stanze come fossero telecamere di sorveglianza. Pensate che incubo: non potevi guardare dietro quell’angolo sospetto, non potevi controllare cosa si nascondeva oltre quella colonna, e quante volte un nemico ti colpiva da un punto cieco perché la telecamera proprio non voleva saperne di mostrarti quello che serviva!
E poi… BOOM! Arriva Nintendo e cambia le carte in tavola in modo geniale. Chi farà il cameraman? Il nostro vecchio amico-nemico Lakitu! Quel simpatico Koopa che ci lanciava spine dalla sua nuvoletta nei giochi 2D, ora è il nostro fedele compagno di avventure con una telecamera in mano. Una trovata semplicemente brillante!
Ma la vera magia? I tasti C del controller N64. Per la prima volta potevamo guardare DOVE VOLEVAMO, QUANDO VOLEVAMO! Sembra una cosa banale oggi, vero? Ma nel 1996 è stata una rivoluzione incredibile. Finalmente potevamo esplorare il castello di Peach come se fossimo davvero lì dentro! Volete ammirare il panorama? Ruotate la visuale! Dovete fare un salto preciso? Sistemate l’angolazione perfetta! È stata una libertà mai provata prima in un videogioco.
È pazzesco pensare che questo sistema, nato più di 25 anni fa, sia ancora la base di come giochiamo oggi. Certo, ora usiamo il secondo stick analogico, ma ogni volta che esploriamo un mondo 3D, ogni volta che regoliamo la telecamera per ammirare un panorama o preparare un salto, stiamo usando l’eredità di quel fantastico esperimento chiamato Super Mario 64.
Nintendo non ha solo risolto un problema tecnico: ci ha dato gli occhi per esplorare nuovi mondi. E questo, amici, è il tipo di magia che solo i grandi pionieri del gaming sanno creare!

Super Mario 64 è uno di quei classici che Nintendo ha reso disponibile in vari modi nel corso degli anni, permettendo anche alle nuove generazioni di scoprire questo pezzo di storia.
Il primo importante remake è arrivato su Nintendo DS nel 2004 con “Super Mario 64 DS”. Questa versione ha aggiunto contenuti interessanti: la possibilità di giocare con personaggi diversi come Yoshi, Luigi e Wario, ciascuno con le proprie abilità uniche, 30 stelle extra da collezionare e diversi minigiochi touch screen. Certo, il controllo con la croce direzionale del DS non rendeva giustizia alla libertà di movimento dell’originale con lo stick analogico, ma resta comunque un ottimo modo per scoprire il gioco.
Più recentemente, Super Mario 64 è stato incluso in Super Mario 3D All-Stars per Nintendo Switch, uscito nel 2020. Questa versione è praticamente identica all’originale ma con una risoluzione aumentata e un aspetto più nitido, perfetto per gli schermi moderni.
Per chi ha Nintendo Switch Online + Pacchetto Aggiuntivo, Super Mario 64 è disponibile nella libreria di giochi N64. Questa è probabilmente la via più immediata oggi per giocare al titolo originale, con il vantaggio di poter utilizzare i salvataggi di stato per rendere l’esperienza più accessibile ai giocatori moderni.
Super Mario 64 non è solo il gioco che ha ridefinito il linguaggio dei videogiochi in 3D. È la testimonianza di come Nintendo, in uno dei momenti più rischiosi e delicati della sua storia, abbia scelto di fidarsi della propria visione, dei propri designer, e soprattutto di noi giocatori.
In quel castello incantato, tra stelle da collezionare e segreti da scoprire, Nintendo non ha solo creato un nuovo modo di giocare: ha dato vita a un sogno che tutti, da bambini, abbiamo sempre avuto – quello di poter entrare davvero nel mondo dei nostri personaggi preferiti. Ogni salto, ogni tuffo, ogni “Wahoo!” di Mario era un passo verso qualcosa che non era mai esistito prima.
E forse è proprio questo il vero significato di Super Mario 64: ci ricorda che i limiti esistono solo per essere superati, che la magia dei videogiochi sta nella loro capacità di trasformare l’impossibile in possibile, e che a volte, per andare avanti, bisogna avere il coraggio di fare un grande salto nel vuoto… proprio come il nostro amato idraulico baffuto.
What do you think?
It is nice to know your opinion. Leave a comment.